Oggi tutti lo chiamiamo parquet, ma qual è l’origine del suo nome? La storia ufficiale del pavimento in legno comincia nell’epoca del Re Sole, ma risale a molto tempo prima.
Alla corte del Re di Francia Luigi XIV le stanze avevano pavimenti in legno e la parola parquet, originariamente utilizzata come sinonimo di parco, venne presto utilizzata per indicare questa tipologia di rivestimento a listelli di legno. Anche se il parquet prenderà il suo nome in Francia e comincerà a diventare uno stile di arredo in questo periodo storico, la sua origine è riconducibile al 3.000 a.C.
La storia del pavimento in legno
Il termine verrà adottato nel lessico dell’arredamento a partire dal Seicento. Ciononostante il pavimento in legno ha una storia, che possiamo far risalire sino al 3.000 a.C., in epoca egizia. Gli antichi egizi erano soliti utilizzare tavolati in legno per proteggersi dagli insetti, ma non sono rimasti reperti di queste applicazioni a causa del naturale deterioramento del materiale.
Le testimonianze dell’uso antico del parquet non si fermano al mondo egizio. L’Antico Testamento, infatti, ci offre un’importante testimonianza dell’uso del pavimento in legno presso il regno di Salomone. Inoltre, varie fonti descrivono l’utilizzo del pavimento in legno posizionato a spina di pesce già in epoca romana.
Le prime testimonianze di decorazioni e geometrie realizzate con tipologie lignee e colori diversi risalgono al basso Medioevo, quando si svilupparono le civiltà della penisola scandinava e delle isole britanniche. Questa tradizione artigianale si diffuse conseguentemente nella Francia del nord attorno al XII secolo, dove cominciò a svilupparsi e raffinarsi sempre più.
La data ufficiale del primo vero parquet viene fatta risalire al 1534, quando l’architetto Jules Menard realizzò un pavimento in legno appositamente per il re Francesco I.
Design del parquet alla corte di Francia e in Italia
Le primissime innovazioni nel design del parquet in Francia consistevano nell’accostamento del legno di Rovere e Ulivo. Nel corso del XIV secolo si diffusero anche i pavimenti a doppio strato, che miglioravano consistentemente la stabilità del legno, evitando le deformazioni alla temperatura, all’umidità e al suo naturale processo di invecchiamento.
Le specie legnose più diffuse per la realizzazione del parquet in Francia erano noce, ciliegio e faggio. Queste tipologie di legno furono adottate per il rivestimento dei pavimenti dei castelli e dei grandi palazzi e delle dimore dei nobili, come nel celebre caso della reggia di Versailles.
È soprattutto in epoca barocca, nel corso del Seicento, che il parquet diviene la pavimentazione classica per le dimore di lusso, anche in Italia. Esempi celebri sono Palazzo Madama a Torino e Palazzo Ducale a Venezia. Nel corso dell’Ottocento l’utilizzo del parquet è diffusissimo, soprattutto al nord.
Il parquet: bello e funzionale fino ad oggi
Il parquet si è dimostrato un pavimento ideale per rivestire i nostri ambienti sino ad oggi. Grazie alle sue preziose caratteristiche estetiche e funzionali, il pavimento legno continua a riscuotere successo in tutto il mondo. Oltre alla sua bellezza, il parquet è facile da pulire e mantenere. È un materiale naturale e riutilizzabile, che assicura un buon isolamento acustico e termico. Grazie a queste caratteristiche ancora oggi si dimostra un materiale ammirato per le sue eccellenze.