Le pavimentazioni in legno risalgono a diversi decenni fa. Ad oggi in Europa non esistono residenze di origini nobili che non abbiano il parquet al loro interno. Dal primo decennio d.C. a oggi, passando per la corte del re Luigi XIV, l’utilizzo del legno all’interno delle residenze è andato via via crescendo. In un articolo precedente abbiamo parlato della storia del pavimento in legno, oggi faremo un focus sulla storia del parquet in Europa.

La storia del parquet comincia nel nord Europa

Nel primo millennio d.C., le abitazioni in Svezia e Finlandia erano costituite da tronchi in legno e i pavimenti erano mantenuti sollevati dal terreno per proteggere le tavole dall’umidità. In questi paesi del nord Europa le specie legnose più utilizzate erano la quercia, il pino, l’abete e il larice, inizialmente utilizzate da sole e in seguito accostate l’una all’altra con colorazioni differenti.

Dopo la diffusione del cristianesimo in Norvegia, attorno l’XI e il XIV secolo, le prime chiese vennero costruite con pavimentazioni in legno fissate con chiodi in ferro. Le pavimentazioni si raffinarono sempre di più, impreziosendosi con lavorazioni artigianali. Nel corso del tempo compariranno i primi pavimenti dipinti, come la Belton House nel Lincolshine.

All’inizio del Novecento, invece, si diffuse il parquet all’inglese, realizzato con lunghi listoni posati in file contigue l’uno accanto all’altro. Questa tipologia di pavimentazione divenne la più diffusa, assieme alla spina ungherese, sia in ambito domestico sia nelle grandi ville e nei castelli del XX secolo.

Il successo del pavimento in legno in Italia e in Francia

In Italia, in particolare in Toscana, nel XIV secolo si sviluppò l’interesse per l’intarsio, una tecnica proveniente dall’oriente e utilizzata inizialmente per la creazione di mobili. I maestri dell’intarsio iniziarono a incollare sottili strati (piallacci) di una o più specie legnose, in modo da ottenere dei disegni geometrici. I più celebri pavimenti intarsiati verranno creati nel corso del XVIII secolo, in particolare in Francia si sviluppò il tipico disegno con rosone centrale e raggere laterali.

In Francia il parquet veniva tradizionalmente realizzato con pannelli sostenuti dai solai. Le tavole in legno venivano raschiate sui lati per evitare che le naturali dilatazioni del materiale rovinassero la superficie planare della pavimentazione. Solitamente il legno veniva posato naturale, successivamente cerato o oliato, e ricoperto con tappeti per evitare l’usura nel corso del tempo. A metà Ottocento risalgono, invece, le prime vernici a gomma lacca utilizzate per rifinire la pavimentazione.

Il parquet dal Novecento a oggi

Nel corso del Novecento, a partire dagli anni del boom economico, si diffuse in Italia il pavimento a mosaico, composto da quadrotte di listoncini orientate ortogonalmente rispetto a quelle adiacenti. A metà degli anni ’80 torneranno nuovamente in voga i listoni del parquet all’inglese e il cosiddetto “pavimento industriale”. In questo periodo i listoni e le doghe vengono costruiti in formati sempre diversi per dimensione, composizione e rifinitura. Inoltre, vengono prodotti a livello industriale prefiniti, già verniciati.

Oggi il parquet è un pavimento molto apprezzato sia in ambiente domestico che nel mondo contract. Materiale naturale, caldo, confortevole e accogliente, il legno non viene considerato solamente come materiale di rivestimento a pavimento, ma anche a parete. Segui gli aggiornamenti del nostro blog per scoprire il parquet Corà.